Se vuoi sapere come diventare sacerdote, devi comprendere innanzitutto, il ruolo di questa figura, visto che può assumerne di diversi. Principalmente la sua mansione è prettamente spirituale, ma ciò non toglie che potrebbe svolgere compiti anche nei centri giovanili della diocesi.
Chi vuol diventare prete, deve mettere in conto – studi e percorsi a parte – anche una attitudine alla chiamata di Dio. Spiccano principalmente: la fede cattolica, disponibile a seguire le regole della chiesa cattolica, esser dotati di ottime doti relazionali e comunicative, e non di meno, esser predisposti a diffondere i concetti della dottrina religiosa.
Come diventare sacerdote? Il percorso formativo obbligatorio
Per diventare sacerdote, come prima cosa, devi essere in possesso del diploma di maturità. Una volta ottenuto questo titolo, dovrai seguire un percorso formativo specifico, che viene chiamato “seminario”. Il seminario è una istituzione appartenente alla Chiesa cattolica, con lo scopo di insegnare ai candidati il presbiterato.
Nel momento in cui si entra nel seminario, i candidati vengono soprannominati “seminaristi”. Va detto però, che esistono due tipologie di seminari: quello maggiore dedicato ai candidati di livello universitario, mentre quello minore per coloro che frequentano le scuole secondarie.
La differenziazione – seppur possa sembrare superficiale – in realtà è stata costituita perché non è detto che la vocazione arrivi dal momento in cui si è giovani. È probabile che possa arrivare anche in età adulta, come la Chiesa afferma essere accaduto a moltissimi preti.
C’è anche da dire che la vocazione può avere una forma diversa. C’è chi vorrebbe intraprendere la carriera di esorcista, chi dedicarsi ai centri giovanili appartenenti alla Chiesa, o chi altro vorrebbe limitarsi a celebrare la Santa Messa.
È difficile stabilire un’età massima per diventare prete, visto che in realtà esiste un requisito anagrafico minimo che ammonta a 18 anni (età minima per poter entrare e frequentare un seminario).
Il percorso formativo cambia anche in base al ruolo da svolgere come sacerdote diocesano oppure semplice membro di un ordine religioso. Nel primo caso, è indispensabile frequentare il seminario e conseguire la Laurea in Teologia cattolica, accorpando un anno di pratica in parrocchia.
Il membro di un ordine religioso invece, accede all’ordine tramite 1-2 anni di noviziato, oltre a conseguire la Laurea in Teologia cattolica. In base alla regola dell’ordine, si può studiare sia prima che dopo l’ordinazione a sacerdote.
Al termine del percorso formativo (il seminario), non esiste nessun test finale, in realtà il colloquio è soltanto iniziale, e andrebbe affrontato con il padre spirituale, il rettore e il consulente psicologico.
Esami per diventare prete: esiste il “rifiuto”?
Se è pur vero che – come già detto – non ci sono esami per diventare prete, è anche vero che non tutti i candidati (seminaristi), potrebbero essere ammessi all’ordinazione. Può succedere infatti, che durante il percorso formativo, sia il vescovo che i formatori, potrebbero ritenere “non idoneo”, un candidato.
Se così fosse, si potrebbe giungere alla conclusione di non ammettere il seminarista, che è stato reputato inammissibile all’ordinazione. Sicuramente i casi che sono accaduti e quelli che potrebbero succedere, sono davvero rari.
Detto ciò, ci sentiamo di farti presente come si svolge una giornata in seminario: al mattino, si comincia con una preghiera: le lodi. Subito dopo, ci si reca a far colazione.
Durante la giornata si entra nel vivo del seminario, con lezioni e corsi dediti allo studio teologico accademico. I seminari prevedono la cosiddetta “pausa pomeridiana”, che però non preclude il continuo svolgimento delle altre lezioni, che però, riprenderanno nel tardo/metà pomeriggio.
Si conclude infine, con la celebrazione della Santa Messa, la cena e a volte un programma serale che varia in base a chi lo organizza.