Come diventare insegnante di religione

Come diventare insegnante di religione

Come ogni docente, anche l’insegnante di Religione è una figura di rilievo nella scuola, e dunque nella formazione e nel successo scolastico dei ragazzi, grazie alla capacità di molti docenti di educare alla religione cristiana, in modo critico e rispettoso della pluralità delle idee.

Ma soprattutto aiuta a creare una cultura del dialogo e della pace. Questo perché oggi le scuole, come parte integrante della società, trattano la religione cattolica come un tema di studio e comprensione culturale, utilizzando approcci e metodologie analoghe a quelli impiegati per le altre discipline.

Per comprendere quale sia il percorso per diventare insegnante di religione cattolica, è essenziale conoscere l’intesa del 28 giugno 2012 tra il Ministero dell’Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI), la quale ha modificato un precedente accordo datato 14 dicembre 1985 riguardante l’insegnamento della religione cattolica, introducendo una nuova prospettiva sulla professione di insegnante di questa materia. In passato, chiunque poteva accedere a questa posizione senza la necessità di possedere una laurea.

Tuttavia, a partire dal 1° settembre 2017, è diventato obbligatorio il possesso di una laurea. Questo cambiamento mirava a garantire una maggiore competenza professionale e una formazione completa e aggiornata in questo campo. La scuola richiede ora docenti in grado di impegnarsi in un percorso di formazione continua, seguendo il principio dell’apprendimento permanente. Di conseguenza, chi aspira a diventare un insegnante di religione cattolica deve avere una formazione teologica o religiosa di alto livello per essere adeguatamente preparato per questa professione.

Questa formazione può essere acquisita attraverso un percorso di studi universitario che prevede il conseguimento di un titolo di baccalaureato, dottorato in teologia o licenza, o ancora in altre discipline ecclesiastiche, a queste possibilità si accede anche con un percorso in scienze religiose (laurea magistrale). Inoltre, si ritiene sufficiente possedere un attestato che certifichi il completamento regolare del corso di studi teologici in un seminario maggiore, o ancora è possibile considerare anche altre formazioni universitarie come previsto dal paragrafo 4 delle Intese tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) del 1985 e del 2012, riguardanti l’insegnamento della religione cattolica.

Inoltre, non mancano casi in cui un potenziale docente di religione abbia conseguito una laurea, come ad esempio una laurea in lettere di tre anni o magistrale o un altro indirizzo di studio, e poi decida di iscriversi alla facoltà di teologia. Il titolo di laurea ovviamente può essere conseguito in un ateneo tradizionale o online, come ad esempio l’università Telematica Niccolò Cusano, in modalità e-learning.

Per insegnare religione nelle scuole elementari, è richiesto di avere i titoli accademici precedentemente menzionati oppure essere individui con un background religioso specifico, come sacerdoti, diaconi o religiosi, e possedere una qualificazione riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana in conformità con il Diritto Canonico. Questa qualificazione deve essere ufficialmente attestata dall’ordinario diocesano.

Conseguire i titoli non basta, perché per insegnare religione è importante presentare domanda all’Ufficio Scuola della Diocesi della propria zona, il quale dovrà verificare il possesso dei requisiti, dopo di che procede alla comunicazione al dirigente scolastico l’insegnante designato unitamente alle ore da svolgere e il tipo di incarico. Ovviamente anche il docente di religione dovrà sostenere e superare il concorso a cattedra 2023, come quello già decretato, che verrà bandito a breve dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca).

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