Partecipare alla celebrazione eucaristica è obbligatorio? Cosa succede se non si fa la comunione? Ci sono dei casi in cui non la si può ricevere e altri in cui non la si prende per volontà propria. Ma cosa succede in questi casi? Scopriamolo!
Quando si va a messa tra i momenti più importanti che la chiesa suggerisce di seguire c’è quello che riguarda il momento dell’eucaristia e della transustanziazione ossia della trasformazione del “corpo” di Cristo in pane e del sangue in vino.
Questo è un momento molto importante che dovrebbe coinvolgere tutta l’assemblea. Ma cosa succede se non si fa la Comunione e perché è importante ricevere la Comunione? Vediamolo insieme.
Perché bisogna fare la Comunione?
La comunione obbligatoria non esiste perché come sottolineato dal Concilio di Trento per partecipare al momento dell’Eucarestia bisogna avvertire il giusto senso di fede e di comunione con Dio. Non si deve altresì invece essere in uno stato in cui si verte nel peccato mortale.
Dunque, se si è fatto un peccato mortale e non ci si è pentiti né confessati non si può prendere la comunione. Lo stesso vale se si è divorziati, dopo il matrimonio in chiesa, e ci si è risposati con rito civile.
Ma perché bisogna fare la comunione? Non astenersi dalla comunione è importante in quanto questa rappresenta la vera e propria vicinanza a Cristo, significa accettarlo dentro di sé senza respingerlo.
Il Concilio di Trento ha sottolineato che: il Santo Concilio desidererebbe che a ogni messa i fedeli non devono comunicare solo spiritualmente con il desiderio interiore di essere più vicini al Cristo.
Ma bisogna avere anche un desiderio sacramentale che si può avverare solo nel momento in cui si assume la Comunione e si riceve l’Eucaristia che apporta ai fedeli i veri frutti del sacrificio.
Inoltre, la Santa Messa principalmente quella domenicale e feste di precetto sono uno dei dieci comandamenti “Onora le feste” e per onorarle appieno, a meno che non si sia in peccato mortale, bisognerebbe fare sempre la comunione o proporsi in condizione di poterlo fare.
Si può andare a messa se non si può fare la comunione
Come la prima comunione obbligatoria non sussiste come precetto al contempo anche non poter prendere l’eucarestia non impedisce di andare a messa. Il precetto infatti, non obbliga a comunicarsi ma obbliga alla frequentazione della messa durante i giorni festivi, e la domenica, indipendentemente dalla Comunione.
Chi assiste alla messa anche se non può o non vuole comunicarsi, in quanto non sente di farlo nello spirito, è libero di farlo. Al posto della Comunione è possibile invece: partecipare attivamente alla messa, pregare, e sentirsi vicino a Dio.
Anche se la Comunione di tipo eucaristica è migliore, sublime e più grande ed ineffabile, tanto che per chi è in grazia perfetta unione del cristiano con Dio è uno dei momenti migliori della vicinanza al Cristo, non è obbligatoria e non è l’unico modo per essere in comunione con lui.
Infatti, si può essere in Comunione con Gesù Cristo e con Dio anche attraverso la Comunione Spirituale. Questa prevede una preghiera di pentimento e di amore verso il Signore.
Pregare Dio aiuta ad entrare in stato di grazia, ad essere perdonati e dunque, più sensibili ai misteri del Cristo e del Signore, in questo modo sarà più semplice avere la giusta predisposizione verso la Comunione non solo spirituale ma anche realistica.
Per coloro che hanno fatto dei peccati che non gli permettono di prendere più la comunione durante la celebrazione eucaristica, il consiglio è di seguire comunque la messa quando di precetto scegliendo di fare la comunione spirituale.